Lo Statuto

PARTITO DEMOCRATICO

STATUTO DEL CIRCOLO TERRITORIALE DI RIVOLI

(Revisione approvata dal Direttivo il 17 settembre 2013)

Il presente Regolamento stabilisce modi e termini di organizzazione del  Partito Democratico sul territorio di Rivoli e la composizione degli organi e le modalità di elezione.

PREAMBOLO

I circoli sono luogo primario di partecipazione alla vita politica del partito e prevedono forme organizzative diversificate che, partendo dal radicamento sul territorio, valorizzano il ruolo dei forum tematici e dei circoli on-line, al fine di realizzare livelli e luoghi di partecipazione molteplici e  di avvicinare alla politica persone che usano strumenti e linguaggi diversi.
La partecipazione attiva alla vita dei circoli deve muoversi nella logica dell’inclusione e del coinvolgimento, puntando a valorizzare il ruolo degli elettori del PD e facilitare la partecipazione di tutti alle assemblee di circolo. Il Partito Democratico di Rivoli  vuole essere un luogo aperto e vivo, nel quale tutti possano esprimersi e contribuire all’elaborazione politica e culturale.
Il modello organizzativo di riferimento dovrebbe essere quello di una  fitta rete che si muove su diversi livelli (territoriale, ambientale, on-line), capace di intercettare i bisogni dei cittadini e le aspirazioni di chi vuole partecipare.
I circoli promuovono occasioni di confronto tematico coinvolgendo i cittadini e gli amministratori.

Articolo 1

AUTONOMIA DEI CIRCOLI

  1. Ai circoli è riconosciuta autonomia economica, programmatica ed organizzativa secondo le linee politiche dello Statuto Nazionale e Regionale del Partito Democratico del Piemonte.
  2. Il Circolo che intenda percorrere, a livello locale, alleanze politiche diverse da quelle espresse a livello provinciale, deve ottenere il preventivo assenso dalla Segreteria provinciale.
  3. Qualora il Segretario di un circolo, o la maggioranza dei componenti della relativa Assemblea, ritengano che una decisione provinciale violi l’autonomia prevista dal comma 1 possono ricorrere entro trenta giorni dalla sua approvazione alla Commissione provinciale di garanzia che giudica entro i successivi trenta giorni con decisione inappellabile. In caso di necessità la Commissione provinciale di garanzia può sospendere l’efficacia della decisione.
  4. Le modalità di gestione finanziaria dei Circoli sono stabilite dal Regolamento finanziario del Partito Democratico Regionale.

Articolo 2

ORGANI DEI CIRCOLI

  1. Sono organi dei Circoli territoriali, Circoli tematici e ambientali:
    • Assemblea del Circolo;
    • Direttivo;
    • Segretario;
    • Segreteria;
    • Tesoriere.

Articolo 3

L’ ASSEMBLEA DEL CIRCOLO

  1. L’Assemblea del Circolo è composta dagli iscritti/iscritte al Circolo residenti o domiciliate nell’ambito territoriale cui fa riferimento il Circolo.  Ha il compito di eleggere gli organi del Direttivo e il Segretario.
  2. L’Assemblea, sede di confronto politico del Circolo, si riunisce almeno due volte all’anno e su richiesta del segretario del Circolo, della maggioranza del Direttivo o di ¼ degli iscritti per discutere gli indirizzi politici del programma politico proposto dal direttivo. L’Assemblea deve essere convocata almeno sei giorni prima della data fissata per la riunione,mediante le seguenti forme concorrenti:
    • email e/o sms, oppure mediante comunicazione scritta, avente come destinatario gli aventi diritto.

    L’annuncio di convocazione deve indicare ora, data e luogo della riunione nonché i punti all’ordine del giorno. Ai fini della validità della seduta, in prima convocazione, occorre la presenza di almeno la metà dei componenti, tenuto conto dei soli componenti aventi diritto di voto; in seconda convocazione è sufficiente un terzo dei componenti con diritto di voto.

  3. Le Assemblee di Circolo possono essere aperte al pubblico.

Articolo 4

IL DIRETTIVO DEL CIRCOLO

  1. Il Direttivo del Circolo affianca il Segretario nella promozione, nell’elaborazione e nello sviluppo delle attività del Circolo ed è organo esecutivo degli indirizzi politici espressi dall’Assemblea.
  2. Il Direttivo è composto da un numero massimo pari al doppio dei componenti il consiglio comunale o circoscrizionale di riferimento, e comunque non superiore ad 1/3 degli iscritti al circolo. Il Direttivo è eletto garantendo l’alternanza di genere nelle liste e nella sua composizione.
    Il Direttivo deve essere convocato, salvo urgenza, almeno sei giorni prima della data fissata per la riunione, mediante le seguenti forme concorrenti: email e/o sms, oppure mediante comunicazione scritta, avente come destinatario gli aventi diritto.
    In occasione della elezione degli organi, email e/o sms, oppure mediante comunicazione scritta, avente come destinatario gli aventi diritto, nonché il Segretario Provinciale, il Responsabile Provinciale dell’Organizzazione e qualora esista il Segretario Cittadino.
  3. L’annuncio di convocazione deve indicare ora, data e luogo della riunione nonché i punti all’ordine del giorno.
  4. Il Direttivo viene individuato dall’Assemblea del Circolo tra gli iscritti e le iscritte che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze individuali, in identico numero tra uomini e donne. In caso di parità di preferenze tra candidati dello stesso genere, risulterà eletto il candidato più giovane.
  5. L’assenza non giustificata per tre sedute consecutive, regolarmente convocate nell’ambito dello stesso anno solare, determina la decadenza da componente del direttivo. Tale decadenza deve essere deliberata dal direttivo medesimo.
  6. Il Direttivo del Circolo viene eletto con voto segreto.

Articolo 5

COMPITO DEL DIRETTIVO

  1. Il Direttivo del Circolo di Rivoli  è composto dal Segretario e dai  membri eletti  dall’assemblea degli iscritti nel corso del Congresso di Circolo, rispettando la parità di genere e di generazioni.
    Partecipano,senza diritto di voto, i consiglieri comunali in carica, iscritti al Partito, appartenenti al gruppo espresso dal Partito Democratico, qualora non siano stati eletti dal Congresso nel direttivo.
  2. Il Direttivo del Circolo è presieduto , se deciso, da un Presidente, eletto a scrutino palese, a maggioranza degli aventi diritto, nella prima riunione utile del Direttivo stesso. Il Presidente del Direttivo del Circolo rimane in carica per la durata del Direttivo stesso.
  3. Il direttivo può nominare un vicepresidente e un verbalizzatore. I verbali sono letti e posti in votazione alla riunione immediatamente successiva.
  4. Nel caso che non sia stato eletto un Presidente e un vice presidente, il direttivo è presieduto dal segretario.
  5. Il Presidente del Direttivo , (o il segretario) sovrintende il corretto andamento dei lavori, introduce i lavori, presenta l’ordine del giorno, cura le iscrizioni a parlare, dà la parola ai componenti iscritti a parlare, propone i tempi degli interventi, chiama il Direttivo al voto e ne proclama l’esito.
  6. Il Direttivo del Circolo è l’organo deliberante del Circolo stesso; definisce le linee di indirizzo politico ed organizzativo; approva, nei tempi dovuti e a maggioranza dei presenti, il bilancio preventivo e consuntivo predisposto dal Tesoriere e approva le spese non previste a bilancio e da mandato al Tesoriere per l’espletamento di pratiche relative alla sua funzione.
  7. Il Direttivo viene convocato in prima ed in seconda convocazione.
    Ai fini della validità della seduta occorre, esclusivamente in prima convocazione, la presenza di almeno la metà più uno dei componenti del Direttivo con diritto di voto. In seconda convocazione la seduta è da ritenersi valida con la presenza di almeno 1/3 dei componenti.
  8. I membri del Direttivo sono tenuti a giustificare l’assenza presso il Segretario o il Presidente o altro membro del Direttivo dandone comunicazione orale o scritta.
  9. Tre assenze ingiustificate consecutive danno luogo alla decadenza dal Direttivo, che dovrà essere deliberata dallo stesso, nella prima seduta utile, unitamente alla sua integrazione.
  10. Decadono dal direttivo gli iscritti che non hanno rinnovato la tessera nell’anno precedente.
  11. Tale decadenza deve essere comunicata con presa d’atto dal direttivo stesso.
  12. In caso di decadenza, di dimissioni o di cessazione per qualsiasi causa, subentra il primo dei non eletti nella stessa lista e dello stesso genere
  13. Le deliberazioni del Direttivo sono a scrutinio palese per alzata di mano, adottate a maggioranza dei presenti. Sono adottate invece a scrutinio segreto quando ciò è richiesto da almeno un quarto dei componenti ed approvato dalla maggioranza dei presenti e su questioni riguardanti direttamente le persone (quali, a mero titolo esemplificativo, le designazioni di candidature, la pronuncia di decadenza nei confronti di un componente, ecc.).
  14. Nella prima riunione utile il Direttivo del Circolo elegge, su proposta del segretario, a scrutinio palese e a maggioranza dei suoi componenti, il Tesoriere, il responsabile Organizzativo, il responsabile del Tesseramento ed eventuali altri incarichi ritenuti necessari ai fini del funzionamento della struttura del circolo. Gli eletti fanno parte della Segreteria.
  15. Gli eletti devono essere scelti tra i componenti del Direttivo del Circolo e rimangono in carica per tutta la durata del Direttivo, salvo quanto previsto ai punti 9 e 10.
  16. Nel corso delle riunioni in prima convocazione del Direttivo del Circolo è possibile chiedere la verifica del numero legale; qualora esso venisse a mancare, la riunione è automaticamente sciolta. La successiva seduta si intende di seconda convocazione.
  17. Le riunioni del Direttivo del Circolo di norma sono aperte a tutti gli iscritti e le iscritte del Circolo stesso; gli iscritti, se non facenti parte del Direttivo, hanno diritto di parola, ma non di voto.
  18. La convocazione del Direttivo del Circolo è resa pubblica attraverso il sito internet e/o le bacheche del Partito.

Articolo 6

SEGRETARIO e la SEGRETERIA

Il Segretario, eletto dall’Assemblea degli iscritti durante il Congresso del circolo, è il rappresentante ufficiale del Partito e ne attua l’indirizzo politico sulla base della piattaforma programmatica presentata al momento della sua elezione e delle deliberazioni del Direttivo di Circolo. Di norma resta in carica fino al successivo congresso.
Ha il compito di dare esecuzione alle deliberazioni del Direttivo e dell’assemblea. Svolge inoltre il ruolo di rappresentanza a livello locale e nei rapporti con tutti i livelli sovra comunali, nonché nei rapporti con gli organi di stampa, salvo espressa delega conferita a persona all’uopo incaricata.
Svolge funzioni di raccordo tra il partito e i componenti locali dei Consigli Comunali, Provinciali e Regionali. In particolare concorda, sulla base degli indirizzi deliberati dal Direttivo, con il Capogruppo del gruppo consigliare espresso dal PD le posizioni da assumere in ordine alle questioni poste e/o da porre all’ordine del giorno del Consiglio stesso.
Il Segretario convoca il Direttivo, d’intesa col suo Presidente. Il Segretario si avvale di una Segreteria di sua nomina, scelta tra gli iscritti del Circolo. È responsabile insieme al Tesoriere del bilancio del Partito.
La Segreteria, è l’organo esecutivo del Partito.
Il Segretario può essere sfiduciato attraverso una mozione motivata, approvata col voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti del Direttivo. Insieme al Segretario, decade anche la Segreteria.
È data facoltà al Segretario di invitare alle riunioni di Direttivo persone utili a riferire sui temi all’ordine del giorno.
Il Segretario è tenuto a convocare il Direttivo, qualora un terzo dei membri ne faccia espressa richiesta scritta. L’avviso per la convocazione, che di norma avviene almeno cinque giorni prima della data della riunione, si avvale delle nuove tecnologie, come indirizzi e-mail e sms. I membri che ne fanno espressa richiesta, saranno convocati con lettera o con avviso telefonico.
Sarà compito del Segretario del Circolo o suo delegato predisporre i mezzi e gli strumenti necessari (sito, bacheche, posta, ecc.) affinché gli iscritti siano costantemente informati su tutte le attività del Circolo stesso.

Articolo 7

IL TESORIERE

Il Tesoriere viene eletto dal Direttivo del Circolo, è, insieme al Segretario , responsabile del Bilancio del Circolo.
Il Tesoriere predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo, tiene la cassa, autorizza le spese e registra le entrate.
Il Tesoriere è delegato dal direttivo per le funzioni relative al suo mandato ed è il legale rappresentante del circolo.
Bilancio preventivo e conto consuntivo devono essere discussi ed approvati in apposite riunioni del Direttivo.

Articolo 8

GRUPPI DI LAVORO

Vengono proposti dal  Segretario alcuni gruppi di lavoro, secondo aree tematiche, scelte al fne di rendere più efficace l’azione politica del partito. Ulteriori aree tematiche possono essere individuate dalla Segretaria o da membri del Direttivo e conseguentemente deliberate dal Direttivo stesso.
Sarà compito del Segretario e del Direttivo disporre le modalità necessarie affinché gli iscritti possano partecipare attivamente ai gruppi di lavoro predisposti.
Al fine di realizzare un’effettiva interazione tra il partito e la società civile, possono essere invitati dal Segretario a partecipare ai lavori, anche in ragione della loro specifica competenza, esperienza ed interesse, soggetti e/o rappresentanti di associazioni, comitati o enti operanti sul territorio anche se non iscritti al partito.
I gruppi di lavoro sono presieduti da persone proposte dal Segretario. A loro volta possono avvalersi della collaborazione di altri iscritti per funzioni di segreteria o verbalizzazione.

Articolo 9

RAPPORTI CON IL GRUPPO CONSIGLIARE

Il Gruppo Consigliare espresso dal PD, pur non essendo un organo del partito, è la voce e rappresenta il partito all’interno dell’Amministrazione Comunale.
Esso è composto dai consiglieri eletti nella lista espressa dal Partito Democratico alle elezioni comunali e da quanti altri, eletti in liste diverse, aderiscano in maniera formale ai valori dello stesso e si impegnino a seguirne gli indirizzi generali politici ed amministrativi.
In talune deliberazioni ritenute dal Segretario e/o dal Direttivo di rilevanza politica, il Gruppo Consigliare esprime univocamente nell’opportuna sede gli orientamenti formulati dal Direttivo stesso.
Il capo gruppo consigliare e/o il vice capo gruppo sono invitati alla segreteria.

Articolo 10

DISPOSIZIONI FINALI

Tutti gli iscritti e le iscritte hanno il dovere di attenersi al presente Regolamento. Il Regolamento del Circolo viene approvato in una riunione del Direttivo a maggioranza assoluta degli aventi diritto, o in  seconda convocazione  ed entra immediatamente in vigore.
Ai fini della validità della seduta occorre,  in prima convocazione, la presenza di almeno la metà più uno dei componenti del Direttivo con diritto di voto.
In seconda convocazione la seduta è da ritenersi valida con la presenza di almeno 1/3 dei componenti.
Il Regolamento può venir modificato con le stesse modalità.
Per quanto non espressamente previsto si rimanda allo Statuto Nazionale e Regionale, nonché ai diversi regolamenti nazionali, regionali e provinciali.

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