Quando si partirà? Partiamo dalla storia

A) L’impianto di video-sorveglianza è stato finanziato attraverso il cosiddetto “bando
periferie”, previsto nella Legge di Bilancio 2016 del Governo Renzi.


B) Con un DCPM del 25 Maggio 2016, si definirono le modalità e le procedure per la
presentazione dei progetti, a cura dei Comuni e delle Città Metropolitane.


C) Il Comune di Rivoli partecipò al “bando” attraverso la Città Metropolitana di Torino, che
coordinava la presentazione al Ministero dei progetti, proposti dai grandi Comuni della
prima cintura. Il Comune di Rivoli propose alcuni interventi che riguardavano la
riqualificazione dell’edilizia scolastica, la manutenzione straordinaria di porzioni
della viabilità e un impianto di video-sorveglianza diffuso sul territorio comunale.


D) Quest’ultimo progetto ebbe come premessa un’analisi dei “punti critici” del territorio
svolta a cura di un gruppo di lavoro costituito dal Comando della Polizia Locale, dal
Comando della stazione dei Carabinieri e dal Commissariato della Polizia di Stato.


E) Dopo vari step l’investimento complessivo si attestò a circa 2.500 milioni di Euro
per 77 postazioni di ripresa, con l’installazione di 400 telecamere di diversa
tipologia. L’impianto venne previsto di tipo “aperto” e quindi in grado di essere
ulteriormente integrato con successive postazioni di ripresa, laddove si ritenesse
necessario.

F) da ultimo vi è da dire che, con una prassi legislativa inaudita, il governo Conte 1
(gialloverde) decise di posticipare il finanziamento del “bando” , previsto per il 2019, al
2020; di fatto ritardando di almeno un anno la definizione della procedura amministrativa
comunale.


G) L’ Amministrazione Dessì lasciava il progetto (studio e tutti gli atti propedeutici) nel
Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2019-20-21 (prevedendolo nell’ annualità 2019)
per un importo definitivo di 2.510.951€.

H) Il tutto recepito in una “variazione al bilancio” dal Consiglio comunale nel 2018!!!

Quando si presero queste decisioni, come era il “clima” in Città?

Il contesto sociale, in cui è maturata la decisione dell’investimento, era quello di una comunità che non viveva una situazione di criticità in fatto di “sicurezza urbana”. 
Sotto questo aspetto l’ Amministrazione comunale aveva solide garanzie da parte delle forze dell’ordine, le quali assicuravano sul fatto che la “qualità – quantità” dei reati commessi in Città fosse sotto la soglia fisiologica per realtà urbane della nostra dimensione.
La situazione relativamente buona della nostra “sicurezza urbana” è dovuta essenzialmente ad una positiva coincidenza “storica”: a partire dal 1957 a Rivoli si era insediato – oltre al Comando della Compagnia dei Carabinieri anche il Commissariato della Polizia di Stato.
Non è usuale avere due presidi così importanti in una città di circa 50.000 abitanti, peraltro con la
particolarità della loro dislocazione: la Compagnia dei Carabinieri posizionata a Rivoli centro ed il
Commissariato della Polizia di Stato a Cascine Vica.


A proposito del “commissariato”, vale la pena ricordare che, nel 2013, inaugurammo la sua
nuova sede di via Pavia – attraverso un investimento di circa 2 milioni di Euro – permettendo una
sua maggiore efficienza operativa, anche attraverso un incremento degli organici, impossibile
nella vecchia sede di Largo Pistoia.

Quando si parla di “sicurezza” in Città dobbiamo ricordare questo investimento, a fronte di tante
chiacchiere inutili.

Conclusioni

In questa situazione, di fatto ampiamente sotto controllo da parte delle forze dell’ordine,
decidemmo, tuttavia di non sottovalutare la paura diffusa e la percezione di insicurezza presente
in Città, soprattutto tra la popolazione anziana.

Sarebbe stato sbagliato ignorare questi sentimenti e, appena se ne è presentata l’opportunità abbiamo operato perché la comunità fosse dotata di un diffuso impianto di video-sorveglianza, che certo non avrà il potere di “annullare” i reati, ma sicuramente di svolgere un importante azione preventiva e deterrente.
Per questo, salutiamo con favore l’implementazione dell’impianto di video-sorveglianza, che
finalmente, seppur con almeno due anni di ritardo, conferma la positività della nostra scelta di
allora.
Una scelta amministrativa, assunta dalla maggioranza di centro sinistra, ben prima della
formulazione del “programma” dell’attuale Giunta, insediatasi nel 2019.

PS: comprendiamo che in tre anni non siate ancora riusciti ad avviare nessuna delle vostre
faraoniche opere, però farsi belli con il lavoro degli altri non è molto corretto.
d’altronde comprendiamo che con una maggioranza che perde pezzi tutti i momenti ( non ultimo
l’uscita dalla Lega di ben 5 consiglieri comunali su 9), resta poco tempo per pensare a Rivoli!!!

Partito Democratico – Rivoli