Una nuova legge per il volontariato
Lunedì 11 dicembre ci sposteremo dalla nostra sede per essere ospitati nella sede del Comitato di quartiere Borgo Uriola, in via Tommaso Negro 12 alle 21:00, dove parleremo della nuova legge sul terzo settore che riguarda da vicino le associazioni e il volontariato.
L’incontro con Stefano Lepri nasce da una precedente serata d’ascolto tra le associazioni rivolesi e la segreteria del nostro circolo. Durante quell’occasione era emersa forte l’esigenza di avere un confronto politico sulla legge, così ci siamo attivati per portare sul nostro territorio uno dei relatori della legge e così approfondirne le tematiche che più stanno a cuore alle associazioni della nostra città.
Ci incontreremo in un luogo che non è la nostra sede anche per aprire la discussione sul tema verso realtà che giustamente si troverebbero a disagio in una sede di partito, ma anche per arrivare nei vari punti del nostro territorio a compiere azioni di promozione culturale e di ascolto dei territori, che sono proprie dei partiti politici, e che spesso vengono trascurate o addirittura osteggiate.
Una riforma importante per Rivoli
La legge sul terzo settore è il primo passo per raggruppare le associazioni di volontariato, le cooperative sociali, le fondazioni, le associazioni di promozione sociale, ecc. in un’unica famiglia, con caratteristiche comuni riconosciute per legge, pur lasciando ai singoli soggetti le loro specificità e i diversi modelli organizzativi, fornendo loro un testo unico, il codice del terzo settore che ha l’ambizione di superare le contraddizioni tra le diverse leggi in vigore.
Per la sua natura la riforma del terzo settore è importante per il territorio di Rivoli essendo, nella zona ovest di Torino, la città che forse esprime il maggior numero di realtà associative sul proprio territorio, con attività che spaziano dall’ambito dello sport, a quello dell’educazione, dal sociale all’assistenziale, dalle realtà che si occupano di assistenza sanitaria, fino a quelle che si occupano di promozione delle attività giovanili, di promozione della pace, dell’interculturalità e della legalità, e sicuramente ci saremo dimenticati di qualche ambito specifico.
La legge sul terzo settore è il primo passo per raggruppare le associazioni di volontariato, le cooperative sociali, le fondazioni, le associazioni di promozione sociale, ecc. in un’unica famiglia
Questo importante, anche se quasi sicuramente non risolutivo, passo avanti nella legislazione non può non aver creato delle incertezze rispetto ad abitudini consolidate in realtà che spesso e volentieri si basano sul volontariato e che faticano nel portare avanti le loro missioni nella società.
L’incontro vorrebbe aiutare a chiarire tutte le criticità che possono esser emerse nella lettura della nuova legge, portandole a conoscenza di un relatore qualificato e che sia addentro alle questioni tecnico legislative, com’è Stefano.
Non solo associazioni
Il codice del terzo settore non si occupa esclusivamente di volontariato, ma racchiude al suo interno realtà quali il servizio civile universale e le imprese sociali (queste ultime hanno avuto una revisione nella loro disciplina legislativa), così affronteremo come la legge si comporta con queste realtà, consapevoli che entrambe avrebbero la necessità di approfondimenti specifici.
Fisco e controlli
La riforma ovviamente mette mano anche a due ambiti che incidono sulla gestione delle realtà, soprattutto quelle di volontariato:
- La disciplina fiscale è stata semplificata, prevedendo anche contabilità separate a seconda delle diverse poste contabili (e non della forma giuridica) e una riunificazione delle categorie normative civilistiche e fiscali in materia di non distribuzione degli utili e di settori di attività.
- I controlli faranno invece capo al Ministero del Lavoro e saranno svolti, oltre che attraverso le reti associative di secondo livello, anche con i centri di servizio per il volontariato e cercheranno di garantire una maggiore trasparenza negli statuti, nei bilanci e negli atti di associazioni e fondazioni e una maggiore condivisione degli obblighi previsti per le imprese se esercitano attività imprenditoriali.
…in conclusione
L’incontro viene dopo quello della scorsa settimana sui diritti e, come il precedente, sarà un’occasione di quelle importanti. Si potrà approfondire un tema che può essere difficile se affrontato da soli, ma che potrà essere alleggerito, tramite una serata come questa, dove ci si potrà confrontare e aiutare a superare le varie criticità.
La disponibilità di un relatore di livello, qual è Stefano Lepri, che conosce a fondo non solo il testo di legge, di cui ne è stato relatore, ma anche la realtà associativa del tessuto torinese, essendo stato per diversi anni assessore ai servizi sociali e sanitari e per la famiglia del Comune di Torino, non può che essere un valore aggiunto per il confronto.
L’incontro è aperto a tutti, non solo alle associazioni.