Il Partito Democratico ritiene utile lavorare per un programma di legislatura con l’intento di far crescere il Paese e tornare ad essere protagonisti in Europa e nel Mondo.

Qui di seguito le nostre idee e le nostre proposte.

EUROPA

In questa terribile crisi, sotto la guida della nuova Commissione presieduta dalla Presidente Von der Leyen, l’Europa ha saputo rispondere con coraggio e visione, interpretando finalmente l’ambizione del progetto politico per cui è nata e a cui l’Italia ha concorso fin dalla sua fondazione. La vocazione europeista dovrà essere un tratto identitario del Governo, collocando saldamente l’Italia tra i Paesi che vogliono costruire e migliorare l’Europa e contrastare così ogni deriva sovranista, anacronistica e condannata dalla storia.

SALUTE

La pandemia ha messo in luce alcuni limiti strutturali del nostro sistema sanitario, che nonostante questo, grazie al suo carattere pubblico e universalistico, resta uno dei migliori al mondo. Lo stress test del Covid-19 ha reso ancor più impellente la necessità di trovare soluzioni a problemi vecchi e nuovi come la carenza ormai “storicizzata” di personale sanitario, la deriva del modello ospedale-centrico, una sottovalutazione del ruolo e degli investimenti nell’igiene pubblica e nella prevenzione, la debolezza dell’integrazione socio-sanitaria. La pandemia, inoltre, ha fatto emergere in modo drammatico tutti i limiti del federalismo sanitario che ha disegnato diseguaglianze sempre più marcate, frammentazione del livello decisionale e, in alcuni casi, situazioni di conflitto tra le stesse Regioni e tra Stato e Regioni.

LAVORO

Il lavoro sta cambiando; è già cambiato e ancora cambierà in futuro. L’orizzonte strategico del  Governo deve agganciare quel cambiamento alla vita delle persone, per migliorarla. Ciò significa innovare il modo di produrre, la qualità di ciò che si produce. Vuol dire soprattutto creare nuove opportunità di lavoro – dipendente, cooperativo, autonomo – sfruttando la frontiera dell’innovazione tecnologica e digitale. Significa rendere il lavoro, di oggi e domani, la principale leva di uguaglianza, aprendo una nuova e completa stagione dei diritti. L’impatto della pandemia ha purtroppo acuito alcune debolezze strutturali del nostro sistema del lavoro: il basso tasso di partecipazione femminile e la disparità salariale ancora presente tra lavoro maschile e femminile,  l’elevata disoccupazione giovanile, il forte divario territoriale, il disallineamento tra domanda e  offerta di lavoro, la disparità di tutele che ancora penalizza molti lavoratori e lavoratrici, la permanenza di forme di sfruttamento.

RIFORMA FISCALE

Riforma fiscale Il nostro Paese ha bisogno di un significativo intervento di riforma fiscale che, ricostruendo un rapporto di fiducia tra fisco e contribuente, realizzi una sensibile riduzione del carico fiscale su famiglie e imprese nel segno della semplificazione, dell’equità sociale e del contrasto alle disuguaglianze, conduca a una migliore distribuzione della ricchezza e dia nuovo impulso a una crescita più equa e sostenibile. Le priorità in questo senso.

ISTRUZIONE, RICERCA, CULTURA

La scuola e la cultura sono i pilastri di un Paese che fa della lotta alle disuguaglianze il proprio faro per illuminare la strada dello sviluppo. La pandemia ha condizionato negativamente i percorsi scolastici e di formazione per migliaia di bambini e bambine e di giovani, ma ha anche messo in luce alcune esigenze non più rinviabili per realizzare compiutamente il carattere universale del diritto allo studio e la possibilità di formare competenze e professionalità fondamentali per lo sviluppo del Paese. La scuola è la più importante infrastruttura sociale su cui occorre tornare a investire risorse e progettualità, per colmare il gap che ci divide dalla media dei Paesi OCSE, aumentando il nostro livello di spesa per l’istruzione dal 3,6 ad almeno il 5% del PIL.

WELFARE E TERZO SETTORE

La pandemia e i suoi effetti economici e sociali hanno allargato la forbice delle disuguaglianze nel nostro Paese, aumentando il divario tra territori, fasce sociali, generazioni e generi. Anche per questo l’obiettivo dell’inclusione sociale e della riduzione delle disuguaglianze deve essere una priorità del Governo, per rafforzare la coesione sociale e fare in modo che di fronte alla crisi nessuno resti indietro.

POLITICHE DI GENERE E EMPOWERMENT FEMMINILE

La pandemia ha ulteriormente evidenziato distorsioni, iniquità e discriminazioni presenti nella società. Tra queste le disuguaglianze di genere e il forte divario nell’accesso al lavoro sono condizioni che penalizzano in maniera inaccettabile il Paese.

GIOVANI

La pandemia sta aggravando le difficoltà di un Paese dove esplodono disuguaglianze, diminuiscono le opportunità di buona occupazione, aumenta il fenomeno dell’espulsione e marginalizzazione dai cicli formativi, la natalità continua a calare. Le ragazze e i ragazzi rischiano oggi di pagare un prezzo altissimo per il loro futuro.

IMMIGRAZIONE

La crisi pandemica ancora in corso ha reso chiaro come solo un Paese unito nello sforzo possa vincere le sfide inaspettate che si sono presentate. Di questo Paese fanno parte anche quei milioni di donne, uomini, ragazze e ragazzi stranieri che stabilmente qui vivono. Sono ormai parte integrante della nostra società, alla quale contribuiscono in modo rilevante sotto il profilo culturale, sociale ed economico.

RIVOLUZIONE VERDE

La sostenibilità ambientale è la più grande opportunità di sviluppo, innovazione e cambiamento per il nostro Paese. Gli obiettivi sfidanti assunti dall’Europa sulla neutralità climatica al 2050 e la destinazione di importanti risorse per la transizione ecologica, a partire dal Green Deal europeo e dal NGEU, ci impongono di costruire anche nel nostro Paese una nuova e diversa stagione dello sviluppo fondata sulla sostenibilità ambientale, sociale, economica che abbia come riferimento gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e gli Accordi di Parigi sul clima e che accompagni la transizione, tutelando le fasce sociali più fragili e meno protette.

POLITICHE INDUSTRIALI

Già prima dell’impatto della pandemia l’Italia registrava tassi di crescita inferiori alla media europea e una dinamica stagnante della produttività. In un panorama il nostro sistema industriale presenta punti di forza che fino a oggi hanno consentito all’Italia di affrontare da protagonista le sfide globali, insieme a un tessuto di impresa che non ha affrontato i temi della trasformazione digitale e che ha bassi livelli di competitività.

INFRASTRUTTURE

Una nuova stagione di crescita, fondata sulla sostenibilità, richiede investimenti mirati alla realizzazione di un sistema infrastrutturale moderno, connesso e integrato con l’Europa. L’ammodernamento del Paese passa dallo sviluppo di infrastrutture sostenibili, sia da un punto di vista economico che ambientale e dall’innovazione dei nuovi servizi di mobilità, partendo dall’accelerazione già impressa rispetto agli ultimi 20 anni attraverso gli oltre 43,3 miliardi di gare bandite nel 2020.

INNOVAZIONE E TRASFORMAZIONE DIGITALE

L’innovazione è il terreno su cui si costruirà la crescita della nostra società, il benessere delle persone e la qualità della nostra democrazia; è una delle lezioni che abbiamo imparato nel corso della pandemia e un pilastro del PNRR. L’intelligenza artificiale, la gestione e la tutela delle infrastrutture e dei dati sono già i settori strategici per i quali occorrono azioni politiche e normative organiche, oltre che investimenti mirati e strutturali.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La semplificazione normativa e amministrativa rappresentano un driver indispensabile per la crescita e lo sviluppo dell’Italia, il miglioramento della qualità dei servizi resi dalle pubbliche amministrazioni a cittadini e imprese e il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza. La PA arriva allo stress test fortemente indebolita da una massiccia riduzione del personale, da un innalzamento progressivo dell’età media, da una composizione del pubblico impiego ancora squilibrata verso i profili giuridici e in cui sono invece carenti le professionalità più innovative: da quelle digitali, a quelle tecnologiche, da quella legate alle professioni creative sino a quelle, cruciali, legata all’organizzazione e alla gestione dei progetti. Il tutto in un quadro normativo che presenta sovrapposizioni normative e necessita di un’ampia opera di semplificazione.

ENTI LOCALI

Gli enti locali sono la principale antenna sul territorio, primo terminale delle istanze dei cittadini e migliori interpreti dei problemi e delle risorse delle comunità che rappresentano. L’avvento drammatico della pandemia si è abbattuto su un sistema già in sofferenza; in questa situazione gli enti locali si sono trovati a fronteggiare molteplici emergenze, da quella sanitaria a quella relativa alle mancate entrate dei tributi locali, fino alle difficoltà dei cittadini e delle famiglie con basso reddito o in situazioni di povertà. Le ultime legge di bilancio hanno iniziato a invertire significativamente la tendenza, ma occorre proseguire nella direzione tracciata e migliorare ulteriormente il rapporto tra governo centrale e territori. Il dialogo e la collaborazione istituzionale risultano decisivi per fronteggiare le situazioni di maggiore difficoltà, come quella che stiamo vivendo per effetto della pandemia e della sue ricadute economiche e sociali, ma anche per cogliere appieno le opportunità che derivano dalle risorse europee e dalla definizione e implementazione del PNRR.

MEZZOGIORNO E COESIONE TERRITORIALE

La riduzione delle disuguaglianze territoriali è un obiettivo di crescita economica, oltre che di giustizia e coesione territoriale. La ripresa del Paese può avvenire solo superando il divario storico e il dualismo economico-sociale che ancora divide Nord e Sud. Crescita inclusiva e coesione economica sociale e territoriale sono pilastri fondamentali su cui deve poggiare la programmazione e il contenuto del PNRR e in base ai quali verrà valutato dalla Commissione Europea l’impianto complessivo del Piano.

GIUSTIZIA

Un efficiente sistema della giustizia è il presupposto per accompagnare una nuova stagione di sviluppo e una delle riforme abilitanti previste per l’attuazione del PNRR. Gli obiettivi fondamentali da perseguire nell’azione di Governo sono un incremento di efficienza del sistema giudiziario che tuttavia non comprometta la tutela dei diritti di azione e di difesa, la certezza dei tempi del processo, la qualità del lavoro giudiziario, l’indipendenza della Magistratura.

RIFORME ISTITUZIONALI

Il cantiere delle riforme istituzionali investe di responsabilità in prima misura il Parlamento; è quindi fondamentale che le forze di maggioranza che sostengono il Governo giungano a un accordo solido rispetto ad alcuni obiettivi prioritari in merito a riforme che garantiscano il corretto funzionamento delle istituzioni e diano efficienza allo Stato.

Queste sono le proposte del Partito Democratico e ci piacerebbe confrontarle con quelle degli altri Partiti, consapevoli del fatto che, in democrazia, solo dal confronto e dal rispetto reciproco si può creare una Società migliore.

Il testo completo delle nostre proposte è qui scaricabile.