Nella giornata di ieri, sabato 21 ottobre ho visto avvicendarsi a Rivoli, alla guida del mio circolo Emanuele Bugnone e Alessandro Errigo: il primo è il segretario uscente, mentre il secondo è il nuovo coordinatore cittadino.

Del congresso ho già scritto, qui vorrei invece riportare le loro belle relazioni che rappresentano l’eredità di 10 anni di guida del Circolo di Rivoli, e la carta d’intenti per la nostra azione politica nella città per i prossimi anni.

le loro belle relazioni rappresentano l’eredità di 10 anni di guida del Circolo di Rivoli, e la carta d’intenzioni per la nostra azione politica nella città per i prossimi anni


Emanuele Bugnone, segretario uscente

Buongiorno a Tutti,

Un caloroso benvenuto a tutti i presenti che ci onorano della loro presenza.

Premessa

Prima di iniziare, consentitemi alcuni ringraziamenti:

  • Alle Democratiche ed ai Democratici rivolesi, iscritti, simpatizzanti o elettori, un grazie in particolare ai volontari della Festa dell’Unità;
  • Alla Segreteria ed al Direttivo uscenti, un grazie sincero per il supporto, l’aiuto ed il confronto; in particolare un grande grazie ai componenti dell’ultima segreteria con cui abbiamo condiviso questo tratto di strada e per aver supplito alle mie assenze dell’ultimo mese;
  • Al Gruppo Consigliare, a Sindaco ed Assessori, ai “nostri big” Nino Boeti ed Antonio Saitta per la collaborazione;
  • Alla zona ovest in particolare ai segretari di circolo con cui abbiamo provato a lavorare insieme, allargando la zona all’area omogenea della città metropolitana;
  • A Gianfranco Morgando, Davide Gariglio e Fabrizio Morri, i segretari regionali e provinciale, con cui ho condiviso questo pezzo di vita di partito.

Infine un approccio personale: un grazie ed un forte abbraccio a mia moglie ed ai miei figli, per la pazienza ed il tempo a loro non dedicato.

Spero capiscano, condividano e comprendano alcune scelte. E’ un augurio che estendo anche a Tutti voi: credo infatti che la Politica sia importante, ma la vita lo è di più.

Confermo questa frase, così come quattro anni fa: ho infatti questa consapevolezza, la convinzione di voler essere donne e uomini liberi che vivono del proprio lavoro e dedicano il loro tempo libero al bene comune.

Vorrei ringraziarVi per la vostra fiducia di tutti questi anni: ho cercato di essere il Segretario di Tutti e di Ciascuno, spero di esserci riuscito.

Prima di addentrarmi in una breve verifica di questi quattro anni, vorrei fare alcune considerazioni di carattere più generale.

Fase politica che stiamo vivendo

10 anni del PD

Giusto una settimana fa, a Rivoli, come in tutta Italia, abbiamo festeggiato il nostro decimo compleanno. Leggendo i giornali molto è stato detto e scritto, soprattutto guardando alle assenze. Reputo ingeneroso questo atteggiamento: la nostra è una comunità politica con tanti difetti sicuramente, ma che ha il grande pregio di riconoscersi e praticare una vita democratica che permette a chiunque di dire la propria e di partecipare.

Dobbiamo ora marciare verso l’età adulta con tanta voglia di futuro: cuore al passato per non dimenticare i nostri valori, piedi ben radicati nel presente e testa rivolta al futuro, cercando, nelle nostre azioni e nei nostri pensieri di ragionare come statisti rivolti alle prossime generazioni.

Dobbiamo riprendere e fare nostro il concetto di glocal: pensare globale ed agire locale.

A proposito di PD ed iniziative nazionali, Vi segnalo Democratica il giornale online del PD, comodo da scaricare ed utile per essere sempre aggiornati.

Conferenza programmatica

La prossima settimana si terrà a Napoli questo importante appuntamento. Leggo dal sito del PD: La Conferenza programmatica è il punto di partenza del nostro percorso per la costruzione del programma di governo verso l’Italia del 2020. A Napoli daremo vita a giorni intensi di ascolto e confronto con la società italiana sulle grandi sfide che ci aspettano. Nelle piazze tematiche e con le plenarie di lavoro discuteremo insieme azioni, impegni e responsabilità guardando al futuro. Dopo Napoli le nostre proposte e idee attraverseranno il Paese grazie al lavoro dei circoli e con i forum che promuoveremo sul territorio entro fine anno. Tocca a noi unire crescita e uguaglianza a partire dal lavoro. Tocca a noi coinvolgere le energie di quanti hanno a cuore l’Italia e vogliono contribuire con impegno a rendere più forte, più bella, più giusta.

Credo sia una bella iniziativa, se qualcuno di noi riuscisse a partecipare …

I temi delle piazze tematiche saranno temi che riprenderemo in un ciclo di iniziative che vorremmo fare nei circoli della zona. Vi segnalo fra l’altro il primo appuntamento, lunedì 23 ottobre a Pianezza su Industria 4.0.

Treno

Come certamente saprete lunedì scorso è partito il treno del PD “Destinazione Italia”. Per otto settimane il Pd farà un percorso di ascolto e confronto attraverso le 107 province italiane: le toccherà tutte, passando non sempre e non solo nei capoluoghi, ovunque ci siano binari.

Eccola l’idea del treno: il partito in viaggio, nelle esperienze dell’Italia che lavora, che studia e che dedica con generosità una parte del proprio tempo libero agli altri, quella che si proietta verso il domani con passione, coraggio e curiosità.

Vi invito a seguire il percorso del nostro treno e, perché no, a sostenerlo con un offerta. Fra l’altro, scegliendo un mezzo adeguato, potremmo mutuare un viaggio nella nostra città, in tutti i quartieri e/o luoghi significativi per ascoltare e meglio preparare il nostro prossimo programma.

Scadenze di fine legislatura

Questa legislatura sta volgendo al termine, la prossima legge di bilancio è stata bene impostata: sostenere la crescita senza “sbandare” nei conti.

Occorrerà in questo scorcio di legislatura continuare a lavorare per un’Europa diversa, meno austerity e più investimenti sulla crescita: infrastrutture, digitalizzazione, …

C’è una legge che mi sta, anzi sono sicuro di poter dire, ci sta particolarmente a cuore: quello per lo Ius Soli. Come PD Rivoli abbiamo fatto anche un volantino che abbiamo iniziato a distribuire: è una battaglia culturale e ciascuno nel suo piccolo deve fare la propria parte.

Elezioni Politiche

Infine le elezioni politiche: a marzo o poco dopo si voterà. Non abbiamo ancora la certezza di quale legge utilizzeremo, ma sappiamo fin da subito che anche qui a Rivoli dovremo fare la nostra parte: dovremo provare a “spostare”, dovremo cercare di metterci la faccia come se fosse una nostra campagna elettorale. La sfida è chiara: buonsenso contro populismo, facili promesse vs fatica di governare, europeisti sempre vs euro si/no, …

Credo inoltre che un buon risultato ci aiuterà a preparare meglio le elezioni del 2019.

Verifica

Credo opportuno partire dalla verifica di questi anni, per me non sarà solo un bilancio degli ultimi quattro anni, ma estenderò alcune riflessioni a questi quasi nove anni alla guida del nostro circolo.

“Momenti”

Momento clou è stato l’inizio: preparare le amministrative del 2014, correrle e vincerle. Lavorare al programma, confrontarsi con la coalizione, preparare la lista. Tutte cose che dovremmo ripetere dopo le politiche in poi, con una piccola variabile in più la scelta del candidato sindaco.

Periodo entusiasmante che ha visto un ottimo risultato del PD: elezione di Franco e di 14 consiglieri del PD.

Momento più difficile fine 2017 ed inizio 2018: la sconfitta al referendum e la scissione (forte nei numeri anche a Rivoli). È stato sicuramente faticoso, ma ne siamo usciti: ne siamo usciti recuperando la voglia di lavorare insieme, ne siamo usciti aprendoci a nuove persone. Non sempre con grandi numeri, ma abbiamo iniziato.

Momento più difficile fine 2017 ed inizio 2018: la sconfitta al referendum e la scissione. È stato sicuramente faticoso, ma ne siamo usciti

In questi anni siamo riusciti a coinvolgere molte persone, ad impegnare, anche direttamente, molti giovani; non basta. A mio parere non basta: occorre proseguire, occorre trovare forme nuove di partecipazione e di coinvolgimento, occorre trovare un modo sostenibile per coinvolgere gli elettori delle primarie. Un rammarico che ho alla fine di questi anni è proprio questo: non aver trovato forme nuove, forme adatte per coinvolgere e far partecipare.

È una sfida nazionale non solo locale, ma dobbiamo fare la nostra parte. Ho maturato alcune idee, costruito alcune relazioni, se reputeremo mi metterò a disposizione per questo importante lavoro di “talent”.

Il Circolo

Credo di poter dire di lasciare un circolo in salute: non solo per l’aspetto economico, ma per la qualità delle relazioni. Dal tesseramento alle primarie, abbiamo sempre cercato di fare le cose bene, rispettando le regole e dando il nostro importante contributo.

Ci viene riconosciuto anche da fuori, non dobbiamo sederci sugli allori, ma continuare a lavorare sodo. La ritrovata unità di intenti deve ora accompagnarci nei prossimi due anni che ci impegneranno molto.

Probabilmente in questi anni non siamo riusciti a rimanere costanti nella presenza sia fisica sia a livello di comunicazione. Faccio autocritica, avrei dovuto delegare di più, cercare accanto alle persone della segreteria anche figure più operative a cui affidare incarichi.

Futuro

Il mio futuro personale non è importante, mi interessa molto di più quello del PD. Vorrei provare a declinare come/cosa vorrei per il nostro PD a livello di circolo. Ci saranno altre occasioni per affrontare temi che riguardano i livelli superiori.

Proverò per flash a dare alcuni spunti, disponibile poi a confrontarmi e discuterne insieme.

In bocca al lupo ad Alessandro

Caro Ale, grazie per aver dato la Tua disponibilità: Ti aspetta un percorso impegnativo, l’augurio è di tenerci insieme e motivati. Con la massima discrezione mi metto a Tua disposizione, pronto a dare una mano, non voglio essere invadente; al di là del primo periodo di passaggio di consegne, valuta Tu come posso esserTi di maggior supporto.

Rapporto con l’Amministrazione

In questi anni abbiamo sostenuto lealmente l’amministrazione, dovremo continuare a farlo cercando, in questi ultimi mesi di “chiudere” quante più iniziative e cantieri possibili. Dovremo lavorare con una maggioranza che è diventata più composita con senso di responsabilità puntando sempre al risultato. Questi mesi dovranno inoltre aiutarci a capire se anche nella prossima legislatura sarà utile lavorare insieme per la Città. Buoni rapporti con tutti, voglia di costruire sempre, tralasciando le polemiche e puntando al sodo: è questo il nostro messaggio agli alleati, unito alla correttezza del nostro agire.

Coalizione

Il PD è nato con una vocazione maggioritaria, reputo utile continuare a perseguire questa strada. Al di là delle vicende nazionali, a livello locale questo vuol dire avere capacità aggregativa: parlare con tutti, ascoltare prima di tutto, essere riferimento per cittadini, quartieri ed associazioni. Abbiamo iniziato a farlo con questo congresso, proseguiamo! Questo non esclude anzi include il rapporto con le altre forze politiche e/o liste civiche presenti in città

Festa de l’Unità

Tornando al partito, reputo confermare la Festa uno dei nostri pilastri. Festa vuol dire aggregazione, presenza, autofinanziamento, relazionarsi fra di noi e con gli altri. Non dobbiamo mollare, tanto più che nel 2018 faremo la decima festa dell’Unità in salsa democratica. È un appuntamento che dobbiamo consolidare e migliorare anno dopo anno. L’edizione 2017 è stata una bella edizione, al di là del risultato economico ci è servita a fare squadra, a coinvolgere i nuovi, a recuperare rapporti. Invito la nuova segreteria a lavorare fin da subito alla prossima edizione.

Comunicazione

In questi ultimi mesi abbiamo rimesso in pista una discreta comunicazione, occorre, a mio parere, continuare su questa scia, coinvolgendo al di là di chi avrà “l’incarico” coloro che si sono dati disponibili. Credo ci siano tutti gli strumenti adeguati per fare un bel lavoro.

Sede

Vorrei sollecitarvi ad una riflessione sulla sede. Occorre trovare i modi affinché sia sempre più punto di riferimento, luogo di informazioni e, perché no, di servizi. Faccio un esempio.

A Rivoli qualche anno fa non c’era, al di là dei locali della biblioteca un’aula studio: su iniziativa dei GD, aprimmo la nostra sede alcuni giorni a settimana con questo scopo, l’iniziativa, pur con qualche difficoltà funzionò. “Chiudemmo” l’esperienza quando l’amministrazione mise a disposizione più locali con orari adeguati per questo scopo.

Ecco credo occorra inventarsi una “nuova aula studio”, compito della politica è trovare soluzioni, compito di un partito è immaginarle.

Con un pugno di speranza in tasca si può ripartire ogni volta, con la certezza che “ogni sera è la promessa di un’aurora”

Conclusioni

Nel ringraziarvi nuovamente per questa grande opportunità, è giunto per me il momento di rifare lo zaino e ripartire: non si arriva infatti ad una meta se non per ripartire. E là dove siamo ora, non è che una tappa del nostro cammino. Con un pugno di speranza in tasca si può ripartire ogni volta, con la certezza che “ogni sera è la promessa di un’aurora”.


Alessandro Errigo, coordinatore circolo di Rivoli

RIVOLI VERSO IL FUTURO.  INSIEME.

Quando mi sono trovato a scrivere questo discorso, mi sono immaginato come alla partenza di un nuovo viaggio: un viaggio che faremo insieme. Dopo aver preparato tutto il necessario, pianificato il percorso e sistemato tutto nel bagaglio, ci troviamo al punto di partenza pronti a salutare chi ci ha accompagnati fino a qui: il nostro segretario uscente.

Grazie Emanuele! Grazie infinite, per tutto il lavoro svolto, l’impegno, il tempo, le capacità e la dedizione con cui l’hai portato avanti. Grazie per averci portato fin qui tra mille difficoltà attraverso momenti difficili e momenti invece entusiasmanti. Grazie per tutto!

È tempo di partire, ma questo non fa che rafforzare il ricordo dei volti degli iscritti, dei militanti, dei volontari e di tutte quelle persone che hanno contribuito affinché il PD Rivolese fosse qui oggi. Un partito che ha prodotto una classe dirigente e degli amministratori in grado di affrontare sfide difficili. Un partito che ha contribuito ad amministrare la Città in periodi di sviluppo e crescita, ma che ha anche avuto il gravoso compito di guidarla attraverso la crisi economica, periodo in cui si è cercato di non lasciare indietro nessuno.  E di questo non possiamo che ringraziare precedenti amministratori oggi impegnati in ambienti diversi da quelli di Rivoli, ma con la nostra città sempre nel cuore. Grazie al vicepresidente del consiglio regionale Nino Boeti e all’assessore Regionale Antonio Saitta.

Grazie anche al nostro Sindaco, per la sfida difficile che ha affrontato in questi ultimi anni e per il lavoro che sta facendo.

Il ringraziamento quindi va a tutti, a tutto il partito, per aver lavorato, per esserci confrontati ed essere giunti ad un congresso unitario, mettendo al primo posto il dialogo e il confronto per camminare insieme verso una meta comune. Non era scontato dopo un scissione, dopo discussioni accese e forti. MA abbiamo capito tutti insieme che l’unità del partito è l’elemento più importante. Grazie a tutti voi!

Cosa c’è nel bagaglio?

Nei preparativi per il nostro viaggio ho controllato che dentro il bagaglio ci fosse pronto all’uso uno strumento di cui non possiamo fare a meno: il dialogo.

Penso che sia il mezzo più importante che abbiamo per crescere e per dare il meglio alla nostra comunità, per offrirle le competenze che un partito può avere. È stato uno strumento sempre presente e fondamentale in tutti i viaggi intrapresi dal nostro partito in questi anni. Penso che i metodi e i dibattiti che hanno formato le nostre serate, i nostri incontri e i nostri direttivi possano essere da esempio per molti circoli e lo “stile” che abbiamo sempre usato, un modello.

Di questo ringrazio tutti. Come ha detto il nostro segretario: “nel tempo dell’insulto e dello scontro è bello dialogare”.

Bisogna guardare avanti

Però oggi ci troviamo in una fase congressuale e non possiamo indugiare oltre: è tempo di partire. Bisogna fare esperienza delle tante cose buone fatte fino ad oggi, ma la strada davanti a noi è lì che ci aspetta. Dobbiamo mantenere gli obiettivi ben fissi davanti a noi e raccogliere tutte le forze, le capacità e le migliori idee per poter arrivare alla meta che ci siamo prefissi.

Penso sia questo il compito che oggi mi state affidando. Posso offrirvi le mie idee, le mie competenze, la mia voglia di fare, – che è tanta, vi garantisco – ma dovremo camminare insieme e sostenerci a vicenda, scambiarci consigli e suggerimenti, a volte magari discutere anche animatamente sul da farsi, ma abbiamo bisogno di tutte le energie che il nostro circolo di Rivoli può offrire.

Se quindi guardo avanti nel nostro viaggio vedo il nostro partito come il fulcro della comunità di Rivoli. Il nostro obiettivo è questo e quindi penso sia fondamentale essere aperti, coinvolgenti e ridare alla nostra città, Rivoli, quel senso di orgoglio e di appartenenza a un progetto di comunità, che da sempre ci ha caratterizzati e che in questi anni di difficoltà è un po’ andato perduto.

Per raggiungere la meta del nostro viaggio dobbiamo motivare le persone e motivarci. Farle e farci sentire parte di un progetto. Coinvolgerle e coinvolgerci trasmettendo il senso di appartenenza ad una comunità che ha degli obiettivi comuni e condivisi. Trasformare il “loro” in “noi” e il “noi” in Rivoli.

Come sarà il nostro viaggio?

Come arrivare a questo? I modi saranno tanti e ci confronteremo molto per definire il percorso da seguire. Ma le basi che ritengo necessarie sono principalmente due. E ancora una volta ritroviamo ciò che abbiamo messo nel nostro bagaglio e lo strumento del dialogo.

Nel nostro bagaglio troviamo gli strumenti che fino ad oggi ci hanno permesso di stare tra la gente: i gazebo, i volantinaggi, i mercati. Strumenti che ci hanno permesso di confrontarci e di comunicare le nostre idee e che vanno migliorati per rafforzare la presenza sul territorio. Solo così potremo rafforzare il senso di appartenenza alla comunità di Rivoli. Ma soprattutto la Festa de L’Unità. Momento unico e imprescindibile del nostro partito. Il clima che si respira alla festa dell’unità deve essere proprio quello del circolo. Unione, comunità, collaborazione. La festa deve rimanere uno strumento di aggregazione e un momento di incontro durante l’anno.

Il dialogo, invece, ci servirà per capire come cambia il mondo intorno a noi. Quali sono e saranno le nuove necessità e i nuovi luoghi di aggregazione. Questo vuol dire coinvolgere le persone, anche quelle che con l’utilizzo dei “soliti” metodi non riusciamo a raggiungere. Un primo passo potrebbe essere quello di incontrare e ascoltare le persone, anche – forse soprattutto – quelle meno vicine a noi.

Ascoltare chi vive la nostra Rivoli, chiedendo cosa desidererebbe, cosa riterrebbe prioritario per renderla ancora più bella.

Un esempio potrebbe essere quello di chiedere di darci un’idea delle 3 cose più urgenti da fare. Sicuramente ne avremmo un risultato molto variegato, con risposte che non tengono conto di vincoli di bilancio e di problematiche amministrative. Ma la città non è fatta di soli amministratori. I cittadini vanno ascoltati e vanno date loro delle risposte, a volte anche scomode.

Da questo lavoro raccoglieremo tante idee e proposte programmatiche che avranno comunque come base alcuni cardini che ci hanno accompagnato nelle nostre scelte.

La difesa dell’ambiente e del territorio, quindi un piano regolatore che consenta uno sviluppo controllato. Importante la scelta che si è fatta e che deve essere portata avanti di mantenere le aree agricole della città non edificabili.

Continuare il trend di riduzione e controllo del debito. Questo non vorrà dire non investire, anzi. Una città che non investe è una città che non ha futuro. Ma gli investimenti devono essere pesati sulle priorità. Priorità che solo con il confronto all’interno del nostro partito e con le forze politiche di maggioranza potranno essere ben delineate.

Difesa delle fasce più deboli e impegno sul sociale. Questo da sempre ci ha contraddistinto e deve continuare a farlo. Ma dobbiamo fare di più. Sarà necessario lavorare per portare sempre più efficienza, affinchè le tante risorse che vengono impegnate diano risultati sempre migliori e il nostro aiuto arrivi a più persone.

Continuare il grande lavoro svolto sul presidio e messa in sicurezza delle scuole. Scuole che ospitano i nostri figli tutti i giorni, il cuore della città che si occupa del nostro futuro. Deve essere un orgoglio per il nostro partito essersi impegnati tanto in questo ambito e dobbiamo continuare a farlo, magari comunicando di più gli impegni concreti che si sono presi e che si vogliono prendere.

Favorire l’aggregazione giovanile. Creare luoghi e momenti nella città per coinvolgere i giovani, il nostro futuro. Momenti di aggregazione tra giovani aiuteranno anche altri temi come lo studio, il lavoro, l’impegno sociale. Diamo loro la possibilità di stare insieme e credo che questo darà un grande contributo alla Città

Importante sarà anche occuparsi dell’accoglienza in città per visitatori e turisti. Questo compito non può essere demandato alle attività commerciali. Anzi. Spetta a noi tirar fuori idee per migliorare questa criticità e quindi in questo modo favoriremo l’insediamento di nuove realtà commerciali che faranno rete e saranno di supporto ad essere attrattivi per la città.

Un senso comune di appartenenza

Il nostro compito per il futuro sarà quello di essere in dialogo costante con i cittadini, con le associazioni, con tutte le parti sociali e con l’amministrazione, in modo da poter essere da cerniera tra i cittadini e il governo della città, rigenerando così quel senso comune di appartenenza.

Ma il dialogo dovrà rivolgersi anche all’esterno. A noi toccherà organizzare la coalizione di centrosinistra. Dialogare vorrà dire trovare con le altre forze politiche idee e programmi comuni che ci porteranno ad affrontare le prossime sfide elettorali insieme. Dialogare con la città ci aiuterà a valorizzare risorse nella società civile. Risorse che vorranno impegnarsi per far parte della coalizione che andremo a creare.

Al PD tocca la responsabilità maggiore nella costruzione di una coalizione di centrosinistra, favorendo nuove aggregazioni a sinistra e di impegno civico.

In questo modo potremo rafforzare i rapporti esistenti, ritrovarne di vecchi e crearne di nuovi, ma soprattutto avremo la possibilità di guardare al futuro tutti insieme, intraprendendo percorsi che magari oggi nemmeno riusciamo ad immaginare.

Per costruire un dialogo efficace, però la buona volontà del nostro partito non basta, tutto questo ha bisogno di uno passaggio ulteriore: dovrà migliorare il rapporto tra il partito e l’amministrazione.

Il nostro partito – questo sia chiaro – ha l’obbligo di essere il miglior alleato per l’amministrazione comunale, la deve sostenere e la deve supportare, ma ha anche l’obbligo politico di criticarla per migliorarla e per garantire alla nostra città le migliori opportunità.

La mia proposta sarà quella di stabilire degli incontri programmati in modo tale da poter dialogare e permettere a ognuno di svolgere i propri compiti. Fare squadra tra giunta e segreteria ci consentirà di arrivare al nostro obiettivo e di essere sempre informati per lavorare al meglio.

Il dialogo dovrà essere continuo e costante. Da una parte il partito deve informare l’amministrazione delle necessità della Città, dall’altra l’amministrazione comunale deve trasmettere le criticità che si incontrano, i lavori svolti e gli obiettivi raggiunti. Insieme si dovrà arrivare a delle soluzioni, insieme si dovrà dialogare con la città. Non sarà un viaggio facile e gli ostacoli saranno tanti, ma insieme li potremo superare.

Noi non dobbiamo mai dimenticare che “noi siamo quelli che fanno politica per qualcosa e non contro qualcuno”.

Arrivare alla meta

Per arrivare alla meta del nostro viaggio sarà quindi necessario l’impegno di tutti, più saremo e più possibilità di arrivare in fondo avremo. Ma nell’operatività di tutti i giorni non bastano le belle parole, per questo ritengo sia fondamentale avere una squadra molto operativa, che lavori con competenza e che sia radicata sul territorio.

L’esperienza fatta nella segreteria di Emanuele mi ha insegnato che alle parole e alle idee devono seguire i fatti. Quindi la squadra di segreteria che andremo a comporre dovrà lavorare molto ed essere operativa per raggiungere gli obiettivi e vincere le sfide che man mano incontreremo.

Proprio perchè ho in mente una segreteria operativa, oltre ai ruoli cardine che già conosciamo come il tesoriere, la comunicazione e l’roganizzazione, mi piacerebbe inserire un ruolo nuovo. Una persona che si dedichi esclusivamente alla Desta de L’unità. Questo permetterà di lavorarci tutto l’anno, per avere idee nuove per organizzare al meglio le fasi di montaggio e smontaggio. Per organizzare i vari team che si occuperanno di tutte le fasi della festa. Avere più tempo per farla permette di creare maggiormente il “senso di squadra” e quindi il senso di appartenenza fondamentale per la buona riuscita della Festa.

Penso sia anche importante avere come segreteria un continuo rapporto con i comitati di quartiere, tessuto della città. Una funzione di ascolto di problematiche e di necessità da far proprie e che saranno oggetto di lavoro nella segreteria stessa.

Insieme, tutti noi, possiamo farcela.

Una parola sulle prossime elezioni che, a breve, ci vedranno protagonisti. Dico una cosa scomoda: il nostro obiettivo non dovrà essere quello di vincerle a tutti i costi, dovrà essere quello di creare un senso maggiore di comunità, una comunità che dia opportunità a tutti, che resti unita e in ascolto, e che sia pronta al confronto e al dialogo. Raggiunto questo obiettivo, vincere le prossime elezioni politiche e poi le amministrative non sarà nient’altro che la naturale conseguenza del viaggio che oggi stiamo per intraprendere insieme.

Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.

– Don Milani

Vi lascio con queste parole di Don Milani, che più volte ho sentito dire ad Emanuele: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.”

Grazie e buon lavoro a tutti!