Grande partecipazione cittadina per chiedere i fondi necessari per la metro e per definire il protocollo di intesa Rivoli-Collegno per la riqualificazione di Corso Francia

La partecipazione numerosa di ieri sera testimonia l’importanza di un tema che ci sta profondamente a cuore: il prolungamento della metropolitana fino a Rivoli.

Era il 2018 quando l’allora ministro dei trasporti Delrio stanziò i fondi per avviare il progetto di estensione della linea 1 verso Rivoli. Da allora, come Partito Democratico, abbiamo seguito con attenzione ogni fase del progetto, consapevoli della sua rilevanza strategica. Tuttavia, nel 2025 ci troviamo ancora di fronte a ostacoli economici significativi: mancano 26 milioni di euro per completare l’opera, 148 milioni per garantire un servizio efficiente con nuovi treni e, per realizzare il sogno di arrivare fino a Rivoli centro, servirebbero altri 300 milioni.

Il bilancio 2025 del governo assegna 8,5 milioni di euro al progetto: un passo avanti, ma non sufficiente. È cruciale approvare l’utilizzo dei 24 milioni risparmiati dalla tratta di Piazza Bengasi per finanziare il prolungamento verso Rivoli. La metro si completerà solo se, al di l’à delle appartenenze politiche, lavoreremo uniti per ottenere i fondi necessari. Ricordiamo che il bilancio prevede 2,35 miliardi di euro destinati a infrastrutture strategiche: il completamento della metro 1 è non solo strategico, ma necessario, soprattutto considerando l’impatto dei cantieri che bloccano il nostro territorio.

Una visione per la mobilità integrata e sostenibile

Non ci fermiamo però alla metro 1. Chiediamo anche risorse per la futura metro 2 e per il potenziamento del servizio ferroviario metropolitano, elementi essenziali per una città metropolitana sempre più connessa. La vicina Grugliasco, ad esempio, si prepara ad accogliere migliaia di studenti universitari: è fondamentale sfruttare le opportunità che questa trasformazione porterà per tutta la zona ovest.

Ieri abbiamo definito un protocollo d’intesa per la riqualificazione di Corso Francia, un progetto ambizioso del Patto Territoriale Zona Ovest che ringraziamo. Questo intervento rappresenta una visione moderna e sostenibile della mobilità urbana, ispirata alle migliori pratiche europee, dove lo spazio pubblico è al servizio delle persone.

Un cambiamento culturale e ambientale

La metropolitana non è solo un’infrastruttura di trasporto: è la spina dorsale di una trasformazione urbana e sociale. Con la riqualificazione di Corso Francia, creiamo le basi per una mobilità multimodale che colleghi le case all’hub principale del trasporto urbano. La navetta che collega il Castello di Rivoli alla stazione di Alpignano è un esempio concreto: in 35 minuti si può raggiungere il centro di Torino, offrendo un’alternativa credibile e sostenibile.

I dati dell’Agenzia della Mobilità ci dicono che un quarto degli spostamenti urbani è minore di 1km e il 60% di questi avviene in auto. A Rivoli ci sono 66 auto ogni 100 abitanti, un numero insostenibile. Dobbiamo offrire alternative credibili per la mobilità di prossimità, ridurre il traffico veicolare, garantire percorsi ciclabili sicuri e promuovere una mobilità inclusiva e sostenibile.

La sostenibilità al centro

L’intervento su Corso Francia è guidato da principi di sostenibilità, con l’incremento della copertura arborea per mitigare le isole di calore urbane e ridurre le emissioni di CO2. Questo approccio non migliora solo le infrastrutture, ma rafforza il legame tra le persone e il territorio, creando città più vivibili e resilienti.

Un appello all’unità

Con questo atto politico, avviamo un cambiamento significativo per lasciare alle future generazioni una città meglio integrata e più sostenibile. Rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche: lavoriamo insieme per una mobilità che connette, una sostenibilità tangibile e una comunità che cresce.